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ŌSensei negli ultimi anni della sua vita definiva l'Aikido "un'Arte marziale d'Amore".Aikido è superamento del Conflitto e della Competizione. Sul Tatami si dona il proprio sapere. Attraverso il Metodo della Pratica Reciproca si arriva ad una maggiore consapevolezza di sé e degli altri.

Ai Ki Do

Ai Ki Do

Il termine Aikidō è costituito da tre ideogrammi:
AI è Armonia e Amore
KI significa Energia Cosmica, Spirito, Slancio Vitale
DO indica la Via, il Cammino Spirituale

17 mar 2014

Sumi-e e Aikidō: Arte tra Spirito e Materia

SUMI-E: ARTE TRA SPIRITO E MATERIA

Sumi-e 墨絵 è un'arte asiatica antica con le sue origini in calligrafia e disegno. 
Il Sumi-e non è solo un’arte pittorica, come intendiamo in occidente, ma è una porta d’ingresso per entrare in sintonia con le leggi della natura e dell’Universo.
Una disciplina zen dove in pochi tratti si manifesta l'essenza delle cose
Letteralmente il termine giapponese
significa: “inchiostro nero” (sumi) e “pittura” (e). 
Indica una forma d’arte in cui i soggetti vengono rappresentati utilizzando inchiostro nero, con una grande varietà di gradazioni variabili; dal nero puro a tutte le sfumature che si possono ottenere diluendolo con l’acquasu carta di riso.

Questo però non vuol dire che ogni dipinto con tali caratteristiche possa meritare il titolo di “sumi-e”. Il vero sumi-e deve rispondere a determinate caratteristiche, come ad esempio, la sobrietà e la spontaneità che vanno direttamente a colpire la sensibilità dello spettatore.
A questo proposito un vecchio adagio afferma che quanti sono versati nella pittura vivranno più a lungo, perché:

la vita creata per mezzo del tocco del pennello rafforza la vita stessa” 
Sumi-e pennellata
Nella tradizione dell’antica Cina infatti, l’armonia di un prodotto artistico rispecchia l’armonia universale del Tao (in giapponese Do), supremo e imperscrutabile principio che ha generato il mondo e governa il segreto ritmo della natura.
Nella pittura Sumi-e la natura spesso assume un significato simbolico
L'inchiostro e il Pennello: 
introduzione alla storia dei Sumi-e

Fra tutte le arti, in Cina, certamente la pittura occupa il primo posto e agli occhi di un cinese, è proprio l’arte di dipingere che rivela, per eccellenza, il mistero dell’Universo.
Alla sua base si trova una fondamentale filosofia, il Taoismo, che detta precise concezioni di cosmologia, del destino umano e del rapporto tra uomo e universo. 
Essendo la pittura l’applicazione di questa filosofia è evidente che essa, penetrando i misteri dell’universo, sembra più adatta non tanto a descrivere gli spettacoli della natura”, quanto a partecipare ai suoi stessigesti”.
Essa è piuttosto “un particolare modo di vivere”, un “luogo medianicodove è possibile incontrare la vera vita e la coincidenza di arte e arte di vivere. L’opera d’arte sublime tenta di realizzare un microcosmo vitale che riflette il macrocosmo ed è sublime proprio perché si collega alla Vita, allo Spirito originario.
Detto ciò, vorrei dire che è nell'epoca
Kamakura (1192–1333) - ovvero nel periodo in cui il potere passò dalle mani della nobiltà a quella dei samurai - che i pellegrinaggi dei monaci Zen in Cina e i contatti commerciali con quest’ultima, determinarono l’arrivo in Giappone di numerosi dipinti e manufatti cinesi. 
E' chiaro che questi nuovi stimoli esercitarono una notevole influenza sugli artisti giapponesi al servizio dei templi, a cui venivano commissionate opere da parte di mecenati e collezionisti (shogun).

Yamato–e di Utagawa Hiroshige provincia di Yamato
Queste importazioni non ispirarono solo una variazione nei soggetti della pittura, ma aprirono la strada verso un uso innovativo dei colori: le tinte dello Yamato–e (pitture su lunghi rotoli, IX-X secolo) cedettero il passo ai toni monocromi della tecnica cinese
Esempio di i Suiboku–ga o Sumi–e
Così in Giappone alla fine del XIII secolo
si diffuse l'arte dei Suiboku–ga o Sumi–e, derivati dall’opera dei grandi maestri e pittori Ch’an (Buddismo Zen) d’epoca T’hang e Sung.
Inizialmente era di esclusivo monopolio del Buddismo Zen e fu adottata dai monaci e dagli artisti imbevuti del suo spirito, tanto che per un lungo periodo di tempo la pittura ad inchiostro nero dei Sumi-e e la pittura Zen dei Zenga furono praticamente inscindibili.
Sumi-e di  Sesshū Tōyō 雪舟 等楊 : Stagioni
Il più grande maestro di Sumi-e di questo periodo è Sesshū Tōyō 雪舟 等楊 (1420–1507), monaco Zen, che studiò la pittura ad inchiostro in Cina dal monaco Shubun
Fu l’unico ad assimilare le basi filosofiche di questo tipo di pittura, traducendola originalmente nei temi e nel linguaggio artistico giapponesi anche per quanto riguarda le ricerche spaziali degli artisti cinesi. 
Il senso della spazialità viene reso in dalla progressiva riduzione ed attenuazione dei particolari: la scena sfuma lentamente sotto gli occhi dell'osservatore, fino a diventare parte dell'impercettibile sfondo.
L’arte di dipingere per questi monaci si identificava con la pratica stessa dello Zen.
Per capirne la peculiarità perciò è necessario conoscere e tener conto delle basi filosofiche dello Zen, della sua pratica fondata sul concetto di vuoto, come natura originaria dell’’uomo

I Soggetti Dipinti
Sumi-e Crisantemo
Nel Sumi-e le figure umane e le opere dell’’uomo non distolgono mai lo sguardo dagli elementi centrali del dipinto, una montagna, una cascata, un albero, un bambù o un’orchidea, anzi la loro collocazione stabilisce un clima di corrispondenze simboliche e per analogia rimanda agli equilibri stabiliti dal Tao fra Cielo e Terra, uomo e natura, gravità e leggerezza, pieno e vuoto.
Susino
Quattro sono le principali tematiche della pittura tradizionale cinese, che rimangono sostanzialmente invariate anche in quella giapponese: paesaggi, ritratti, uccelli e animali, fiori e pianteNella pittura Sumi-e la natura spesso assume un significato simbolico: per esempio il bambù significa amicizia perenne e longevità. 
 Sumi-e bambù: significa amicizia perenne e longevità
Esso rappresenta la flessibilità radicata nella forza. Richiama ad un atteggiamento interiore di grande duttilità che rende l’uomo forte poiché, proprio come il bambù, di fronte agli eventi della vita non si oppone al cambiamento ma fluisce con esso e vi si adatta. Egli come il bambù, è “verde in tutte le stagioni”, ciò significa mantenersi intimi ed equilibrati anche nel mutamento delle stagioni e nelle varie fasi della vita.
Orchidea
Orchidea, bambù, susino e crisantemo rappresentano il “Ki” o l’energia vitale delle quattro stagioni e delle quattro età dell’uomo, essi vengono denominati i “quattro nobili”.
I Preziosi Dipinti di Aikido di Mariusz Szmerdt  翔隼
Mariusz Szmerdt  翔隼 è un pittore di sumi-e, membro della Società d'arte internazionale di Calligrafia e disegno ad inchiostro (ICCPS) di Tokyo.
Introdotto in giovane età alla cultura asiatica e successivamente alle arti marziali, la sua arte è profondamente influenzata dal Buddismo Zen
Szmerdt trova anche ispirazione dall'Aikido
Affascinato dalla figura mistica di O'Sensei gli dedica diversi inchiostri.

Raffigura spesso gli Aikidoka, durante gli esercizi di aikido con pochi colpi di pennello. 
Però sono ricchi di contenuti, e rappresenta perfettamente i soggetti.
I suoi dipinti sono presenti nelle collezioni di molti e famosi maestri di arti marziali.
Il potere della semplicità è caratteristico per i Sumi-e : creare con poche pennellate.
 Il sumi-e era utilizzato anche per decorare accessori di ogni tipo, per illustrare poesie, storie a rotoli oltre che come tecnica pittorica vera e propria.
Per concludere questo articolo, vorrei condividere una breve storia cinese:

Wu Daozi non è morto 
Un giorno, quando era già vecchio, dipinse sulla parete del palazzo
imperiale un Murale.
Creò un paesaggio 
stupefacente: disegnò una valle con una varietà di flora e fauna, e una grotta ai piedi di una montagna
Era così bello che anche l'imperatore Xuan Zong era pieno di ammirazione. 
Sumi-e Natura
Poi, Wu batté le mani ed entrò nella grotta, percorse il sentiero su per le montagne e scomparve nelle nebbie della sua pittura.

Nessuno lo ha visto da allora.

4 commenti:

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  3. Buongiorno Chiara.
    Bel sito.
    Ho letto l'articolo intitolato "sumi-e arte e materia".
    Sono un allieva del Maestro di sumi-e Beppe Mokuza Signoritti.
    Ti chiederei gentilmente di citare la fonte dei tuoi testi ovvero il sito sumi-e.it
    Non ho trovato nessun rimando al sito da cui hai copiato tutti questi testi per cui cortesemente ti pregherei di provvedere a questa mancanza nel più breve tempo possibile.
    Altrimenti dovresti cancellare le parti copiate.
    Sono a disposizione per ulteriori chiarimenti
    Cordiali saluti
    Arianna

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  4. Nel caso ci fosse il rimando esplicito al sito sumi-e.it e che non l'ho visto ti chiedo umilmente scusa. Cordialmente
    Arianna

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