► LE TAPPE IMPORTANTI DELL'ALLENAMENTO NELL'AIKIDO
▪ 1ª Tappa – Regolare il corpo
Mantenere il corpo sano: esercizio, cibo, riposo...
Acquisire la postura corretta, l'equilibrio fisico e la tecnica di movimento.
Armonizzazione con la forza di gravità.
Armonizzare le ossa con i muscoli, con i tendini.
Rafforzare il corpo, renderlo elastico, resistere al dolore, alla fatica.
La giusta postura è la base per un buon inizio, con una postura scorretta non si progredisce.
▪ 2ª Tappa – Regolare il respiro
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"RESPIRO" Opera di Joetta West |
Regolare il respiro al ritmo del movimento e in armonia con la mente e corpo.
Durante l'inspirazione la nostra forza è minore, il nostro corpo è più leggero, il nostro equilibrio meno stabile. Con l'espirazione la forza aumenta, il corpo è più consistente e più stabile.
Durante l'inspirazione la concentrazione diminuisce, la mente è meno lucida, durante l'espirazione è più facile la concentrazione e la mente è più lucida.
L'inspirazione ha la facoltà di riempimento, l'espirazione di svuotamento tenendo pulito il corpo e la mente.
Respirare con calma, con il giusto ritmo porterà a calmare la mente e a renderla più lucida.
Il respiro corretto è legato ad una posizione equilibrata.
▪ 3ª Tappa – Regolare la mente e lo spirito
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regolare mente corpo e spirito |
Mantenere la concentrazione. Liberare la mente da intenzioni, condizionamenti e pregiudizi.
Mantenere la mente e l'animo calmi e stabili
Essere qui ed ora: non pensare al prima o al dopo
Il rilassamento mentale è uno dei momenti chiave ed è strettamente legato alla respirazione.
▪ 4ª Tappa – Regolare l'energia interiore - Ki 氣 interiore
Se il corpo è nella giusta postura (Hanmi) il respiro (Kokyu) uscirà calmo, la mente si rilassa e l'energia (Ki) scorrerà più velocemente.
Se il corpo non è nella posizione corretta (instabilità) il respiro risulterà forzato (ansia) e la mente confusa (stress), l'energia non scorrerà adeguatamente e i movimenti saranno scomposti (scoordinamento-disarmonia).
La regolazione del Ki interiore è legato all'armonia tra posizione, respirazione e stabilità mentale.
▪ 5ª Tappa – Armonizzazione con l'energia esteriore - il Ki universale
Quando il nostro partner ci attacca rappresenta gli eventi che ci circondano, si deve allora ricercare l'armonizzazione, l'unione, la fusione.
La ricerca va orientata nel riuscire a far scorrere il KI liberamente,indirizzarlo canalizzando l'energia per controllarla.
Se l'evento violento è troppo potente si cercherà comunque di disperderlo poiché il principio essenziale dell'Aikido è, prima di tutto, salvaguardare la propria incolumità.
Questa tappa dipende molto dal risultato delle 4 tappe precedenti: perché il Ki scorra liberamente il corpo, mente e respiro devono essere armonizzati con quelle del partner.
La vera armonizzazione con l'energia esteriore si può raggiungere soltanto dopo aver realizzato pienamente quella interiore, non ci si può relazionare con gli altri positivamente se, dentro di noi, non si e raggiunta la nostra intima armonia.
▪ Le prime tre tappe sono legate al concetto guerriero di SHIN TAI WAZA (spirito/mente corpo e tecnica), precisamente nell'ordine TAI WAZA SHIN (corpo, tecnica e mente/spirito).
▪ La quarta tappa è legata alla pratica del KI HON (energia di base) e DAN KAI TEKKINI (procedere per gradini lentamente).
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KIHON "KOTAI" Solido |
Morihiro Saito Sensei è stato uno dei maggiori sostenitori dell'importanza del Kihon.
- KI HON: La parola kihon è composta da due sezioni: Ki (fondamenta o radici) e Hon (base). E' composto da due livelli: kotai e Jutai ( cfr O'Sensei)
- Kihon waza - tecniche di base - sono il perno dello studio dell'Aikido. Uno studio degli spazi e degli angoli più che del tempo e della dinamica. Il rovescio della medaglia è KI NO NAGARE (Ryutai ).
- DAN KAI TEKKINI: Nei ken awase, ad esempio, si riferisce alla pratica per gradi, detta anche “step-by-step”. Infatti risulta fondametale eseguire le tecniche passo passo, lentamente - DAN KAI TEKKINI - e poi in armonizzazione - Awase.
▪ La quinta tappa è legata alla pratica del KI NO NAGARE (energia corrente), del RANDORI (agire nella noltitudine), dell'AWASE (armonizzazione) e dei KUMI (combattimenti).
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O'Sensei mostra "AWASE" Armonizzazione |
Ecco una poesia che ha come argomento l'acqua elemento simbolo del NAGARE
"L'acqua scorre per raggiungere un livello equilibrato. Non ha forma propria, ma prende quella del recipiente che la contiene.E' indomabile e penetra ovunque. È permanente ed eterna come lo spazio e il tempo. Invisibile allo stato di vapore, ha tuttavia la potenza di spaccare la crosta della terra. Solidificata in un ghiacciaio, ha la durezza della roccia. Rende innumerevoli servigi e la sua utilità non ha limiti. Eccola, turbinante nelle cascate del Niagara, calma nella superficie di un lago, minacciosa in un torrente o dissetante in una fresca sorgente di un caldo pomeriggio d'estate." Gunji Koizumi Shihan (1886-1964)
Questa “analogia”, descritta da uno dei più grandi judoka, Gunji Koizumi, Shihan (1886-1964) 8° Dan di Judo, s'addice perfettamente anche all'Aikido, una testimonianza di quando il Judo tradizionale e l'Aikido tradizionale abbiano un linguaggio comune.
● Tecniche dell’Aikido
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"MUNA DORI" |
Le tecniche vengono insegnate dal maestro all’allievo secondo il principio “I shin den shin”, che significa letteralmente “da spirito a spirito”, attraverso la comunicazione di un corretto stato dell’animo che va al di là delle parole ed è imprescindibile per l’efficace esecuzione dei movimenti.
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"Dai Nikyo" |
La persona che inizia, ovvero chi riceverà la tecnica,
uke, attacca il suo partner, detto tori, shite o nage a seconda degli stili, che di conseguenza applica la tecnica per neutralizzare l’avversario.I ruoli poi si scambiano per permettere ad entrambi di fare pratica. Anche l' ukemi, è un processo molto importante ai fini dell’apprendimento, che non è considerato passivo ma attivo.
Si distinguono in:
- Mae ukemi (in avanti)
- Ushiro ukemi (all'indietro)
- Yoko ukemi (laterali)
Solitamente ai principianti si iniziano ad insegnare per prime le prese, perché sono più sicure e controllate, e le diverse tecniche per liberarsi. Alcune di queste tecniche derivano, storicamente, dalla presa effettuata su chi tiene in mano un’arma e le più utilizzate sono:
- Katate-dori 片手取り: presa ( ad un polso ) con una mano; Kata: uno/a; te: mano = Una mano; DORI 取り:Presa o Stretta
- Morote-dori 諸手取り: presa ( al polso ) con due mani (Morote)
- Ryōte-dori: presa ( ad entrambi i polsi ) con due mani (Ryōte)
- Kata-dori 肩取り: presa alla spalla (Kata)
- Mune-dori 胸取り: presa al petto (Mune)
Molti dei colpi utilizzati nell’Aikido assomigliano a tagli fatti con la spada o altri oggetti, ed indicano chiaramente l’origine di queste arti marziali nelle tecniche di combattimento con armi.Ad esempio alcune tecniche che apparentemente assomigliano a pugni, come gli tsuki (Colpo di punta diritto, Pugno diretto), in realtà sono praticate come se fossero affondi di spada o pugnale.
Queste tecniche solitamente sono insegnate in fasi più avanzata, perché richiedono una certa capacità di controllo dei movimenti e della forza, e possono costituire un rischio di ferimento involontario per i praticanti.
Fra le tecniche dei colpi base troviamo:
- Shōmen-uchi: Colpo frontale con taglio dall'alto verso il basso.
- Shōmen: Parte frontale, davanti, di fronte;uchi: Colpo
- Yokomen-uchi: Colpo laterale con taglio dall'alto verso il basso. Yoko:Laterale -men 面 fronte; uchi: Colpo.
Ganmen-tsuki: pugno diretto (tsuki) in faccia
Mune-tsuki: pugno diretto al petto (Mune/Muna)
Oltre a queste tecniche di base l’Aikido prevede numerose combinazioni più complesse la cui denominazione può differire da una scuola all’altra.
A partire da una ventina di tecniche di base si possono ottenere migliaia di possibili implementazioni.
L’allenamento può anche prevedere l’impiego delle armi tradizionali dell’Aikido, come :
- il bastone corto : jō 杖(Bastone medio lungo, solitamente costruito con legno di quercia)
- il pugnale: tantō
- la spada di legno: bokken ( oppure boken: Spada di legno di quercia bianca, shiragashi).
Ai praticanti viene anche insegnato come rendere inoffensiva l’arma e prenderne possesso; alcune delle scuole più moderne insegnano a rendere inoffensivi persino avversari che maneggiano armi da fuoco. Gli insegnamenti di queste scuole sono sovente utilizzati per l’addestramento delle forze di polizia o dei militari.Ai livelli più elevati dell’Aikido si trova la tecnica di difesa da attacchi multipli, detta randori.
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"Randori" Mariusz Szmerdt |
Il significato letterale di randori è stile libero o prese libere o libero scambio di tecniche, infatti questo esercizio allena l’abilità del praticante ad eseguire intuitivamente, in un contesto non strutturato, le tecniche che ha appreso. La scelta strategica delle tecniche migliori da applicare varia in base al contesto, ed il randori è un ottimo modo di migliorare velocità e coordinazione.
● Divise e Gradi di Aikido
L’aikidoka utilizza un abito d'allenamento di cotone
detto aikidōgi 合気道着 oppure 合気道衣, molto simile a quelle indossate nelle altre arti marziali moderne. Consiste in un keikogi per i primi 6 livelli o gradi (kyū): semplici pantaloni ampi e robusti e una giacca a maniche lunghe i cui baveri devono essere sovrapposti fra loro e legati con la cintura.
Le cinture nere - in lingua giapponese Yudansha - portano anche una hakama nera e una giacca bianca.
Man mano procede l’istruzione degli aikidōka, questi avanzano di grado, Kyū, sino ad arrivare ai dan 段, i gradi delle cinture nere; a seconda degli stili vengono indossate cinture variamente colorate. In alcuni casi le cinture sono solo bianche e nere e distinguono i gradi bassi da quelli alti, mentre esistono scuole che utilizzano cinture di diverso colore.
Per il grado di Kyū la cintura è bianca tipo mudansha o yūkyūsha:
Per i dan 段 la cintura è nera tipo yūdansha:
Questi sono i vari gradi per i dan:
- SHODAN 初段: 1° Dan dove SHO è primo
- NIDAN 弐段: 2° Dan
- SANDAN 参段: 3° Dan
- YONDAN / YODAN 四段: 4° Dan
- GODAN 五段: 5° Dan
- ROKUDAN 六段: 6° Dan
- NANADAN 七段: 7° Dan
- HACHIDAN 八段: 8° Dan
- KUDAN / KYUUDAN 九段: 9° Dan
- JUUDAN 十段: 10° Dan
Budo - Gli insegnamenti del Fondatore dell'Aikido, E
dizioni Mediterranee, con l'introduzione di Kisshomaru Ueshiba, basato sulla Traduzione in Inglese di John Stevens.